Vase sognava fin da bambina di poter aiutare gli altri. Oggi ha coronato il suo sogno ed è operatrice socio-sanitaria presso l'APSP Collini di Pinzolo. La sua testimonianza ci invita a riflettere su che cosa significa una cura umana, a ogni livello, oltre le differenze culturali e di ruolo.
Per Valeria Giovannini guidare una residenza per anziani è più di un lavoro. Nell'articolo racconta di come e perché abbia scelto di diventare la direttrice dell'APSP Abelardo Collini di Pinzolo.
Una buona relazione tra RSA e famiglie è cruciale perché si possa parlare di buona Cura. Per questo vi sono strutture, come l’Istituto La Provvidenza di Busto Arsizio (VA), che fanno la scelta di investire su figure professionali dedicate all’accoglienza delle famiglie. Ne parla per CURA Manuela Dezi, Responsabile della Comunicazione dell’Istituto.
Il tema delle rette per le persone con Alzheimer ricoverate in RSA è al centro di un acceso dibattito giuridico e politico. Gli avvocati Silvia D’Angelo e Andrea Lopez (LDA Legal&Consulting) offrono di seguito un’analisi di sistema di più ampio respiro, riportando anche il punto di vista di Fulvio Sanvito, DG della Coop. La Meridiana.
Quali sentimenti vi sono nella persona che deve lasciare la propria casa per entrare in RSA? Come possiamo accoglierli e averne cura? L'antropologia può venirci in auto per un'analisi profonda. Ce ne parla Barbara di Clemente, scrittrice e promotrice culturale della Residenza Richelmy di Torino, in quest'intervista al noto antropologo Alberto Salza.
Il ruolo dell'educatore in RSA è oggi sempre più centrale per rispondere ai bisogni delle persone, dal momento dell'inserimento in struttura fino all'accompagnamento alla morte. Ma come possiamo descrivere questa figura?
Un dialogo con Stefano Preda, direttore generale di Fondazione Casa Serena di Brembate Sopra (BG), per esplorare il tema del pregiudizio sulle RSA. Come fare a raccontare tutta la complessità dell’RSA, se i canali mainstream decidono di far passare solo un messaggio più semplificato?
L'ingresso in RSA è uno stress profondo per tutti i membri coinvolti e uno spartiacque che segna un "prima" e un "dopo". Quali competenze e consapevolezze sono necessarie ai professionisti della Cura affinché si realizzi un'autentica accoglienza delle famiglie?
Anche se l'intenzione può essere dolce, chiamare nonne e nonni gli anziani che vivono in RSA porta con sé alcune implicazioni etiche e sociali che la sociologa Linda Sabbadin ci aiuta a comprendere.
Linda è un'assistente sociale che lavora in RSA e che si è trovata da poco ad accompagnare in struttura proprio la sua nonna. Attraverso quest'esperienza delicata e difficile, è entrata inevitabilmente in un altro punto di vista, quello di familiare, che ora vive sulla sua pelle. L'articolo è una testimonianza preziosa per chi sta vivendo questo passaggio e per chi accoglie persone in RSA. L'autrice riesce infatti con delicatezza a raccontarci la sua storia personale intrecciandola con nuove consapevolezze sul suo ruolo professionale.