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Il Meeting delle Professioni di Cura, edizione 22, si è appena concluso in quel di Piacenza. In questo articolo presentiamo le “fenici” che hanno partecipato, ricordiamo i momenti salienti e mettiamo a disposizione articoli e materiali presentati.

Le nostre “fenici”: dagli scopi dell’edizione ai contenuti emersi*

L’edizione 2022 del Meeting delle Professioni di Cura di Piacenza era nata con l’obiettivo di riflettere sull’identità e sul ruolo che hanno oggi le nostre RSA e su quello che dovranno avere nel futuro. Dopo gli anni critici vissuti in pandemia era necessario raccogliere quanto di problematico avessimo nelle nostre forme di presa in carico della fragilità e valorizzare quanto di buono le nostre organizzazioni siano riuscite a fare.

Fuori dalle ideologie e dalle cattive narrazioni delle cronache, abbiamo chiesto ai nostri relatori – le nostre “fenici” – che cosa si potesse fare per costruire “un paese per vecchi”.

Plenarie e workshop si sono svolti con un filo rosso che è partito dalla rielaborazione dei vissuti fino alla trasformazione del negativo in un orizzonte di rinascita.

Si potrebbe riassumere quanto emerso in una parola: “Comunità“, perché è sempre stata la forza dell’équipe a “salvare” il mondo sociosanitario e sarà questa la sua risorsa per i tempi a venire.

In questo articolo vengono riassunti gli interventi svolti e vengono messi a disposizione per il download i materiali usati durante il Meeting dai relatori, oltre ai contenuti video e foto.
*[Altri contenuti verranno caricati nei prossimi giorni]


I momenti salienti: il video excursus delle due giornate di Meeting delle Professioni di Cura


In ricordo di Renato Dapero

Un video presentato per ricordare il fondatore della casa Editrice che ha dato origine al Meeting delle Professioni di Cura

I workshop pomeridiani del 7 aprile: “Trasformiamo il dolore: Medicina Narrativa e altri strumenti per elaborare i vissuti”

Lorenzo Chiesa, Sandro Spinsanti, Danila Zuffetti ed Elisa Mencacci.


In questo workshop è stata introdotta la Medicina Narrativa per capire il ruolo che ricopre nei contesti di cura, al fine di individuare la sua utilità per i pazienti, i caregiver e i professionisti.

La Medicina Narrativa è stata descritta come una metodologia clinico assistenziale che consente di identificare meglio la malattia, trasmettere sapere, accogliere il paziente e la sua famiglia per accompagnarli con dignità e responsabilità nel percorso di cura.

Questo workshop ha voluto offrire a tutti i professionisti la possibilità di avere una nuova prospettiva di cura e di accoglienza per migliorare la qualità del settore sanitario, sociale e formativo.

Oltre all’approccio della Medicina Narrativa, si è riflettuto sul tema del fine vita, sul significato dell’accompagnamento delle persone nelle ultime fasi della loro vita, sulla dignità il valore che si cela dietro la storia di ogni persona e sulle strategie per elaborare il lutto.

Il workshop è stato coordinato da: Sandro Spinsanti (Docente e saggista). Sono intervenuti: Danila Zuffetti (Educatrice e formatrice, esperta di medicina narrativa , Lorenzo Chiesa (Resp. Hospice Fondazione Castellini Onlus, Melegnano), Elisa Mencacci (Psicologa e tanatologa).


I workshop pomeridiani del 7 aprile: “Creiamo fiducia: strategie per una buona relazione fra operatori e famiglie”

Laura Ferro, Angela Di Giaimo, Rita D’Alfonso, Cinzia Siviero

La creazione di un rapporto di fiducia è da sempre la premessa per la costruzione di una positiva alleanza “terapeutica” tra operatori e familiari, necessaria dopo l’isolamento e le tensioni di questi anni che hanno lasciato ferite profonde nei protagonisti dei percorsi di cura.


Dalle difficoltà sono nate nuove esperienze di integrazione e comunicazione per sviluppare sinergie fra anziani, operatori e famiglie, nella logica dello sviluppo di “famiglie allargate”, prevedendo interventi non solo residenziali, ma anche a domicilio o da remoto.


L’obiettivo di questo workshop è stato dare alle équipe di cura strumenti per sviluppare creatività, costruire una collaborazione concreta con le famiglie, attraverso l’esposizione di buone prassi e di esperienze replicabili nella propria rete di servizi.
Parole chiave: creatività, alleanza, validazione emozionale.

Coordinato da: Cinzia Siviero (fisioterapista, master Metodo Validation®). Sono intervenute: Rita D’Alfonso (psicologa e psicoterapeuta), Laura Ferro (Educatrice Professionale), Angela Di Giaimo (Infermiera, consulente, formatrice).


I workshop pomeridiani del 7 aprile: “Ripensiamo i luoghi di cura: spunti pratici per rendere le nostre case accoglienti”

Mariangela Babbei, Angelo Mitrotti e Maria Silvia Falconi


È importante progettare le residenze affinché divengano luoghi caratterizzati da spazi vivibili, confortevoli, puliti e ordinati per il benessere e la privacy delle persone anziane, e tali da permettere anche una socializzazione tra i collaboratori.
La struttura così pensata si trasformerà allora in casa, dove il tempo di anziani e professionisti sarà valorizzato da un ambiente gradevole e gratificante a cui tutti potranno sentirsi appartenenti.

Questo workshop ha voluto offrire a tutta l’équipe di cura spunti teorici e pratici e strategie per trasformare gli ambienti residenziali in vere e proprie case dove trascorrere una parte importante della propria vita.

Coordinato da: Mariangela Babbei (responsabile Marketing Comfortcura). Sono intervenuti: Angelo Mitrotti (Resp. Commerciale Comfortcura), Maria Silvia Falconi (Educatrice Professionale, esperta in Terapie Non Farmacologiche).


I workshop del pomeriggio dell’8 aprile: “Far fiorire le persone: modelli organizzativi e competenze di Cura Person Centred per le organizzazioni”

Giorgia Monetti e Caterina Pacenza

L’approccio Person Centred Care è di recente diventato un punto di riferimento per guidare la trasformazione della cultura della cura nelle strutture per anziani: sono disponibili linee guida, un’ampia letteratura, programmi formativi basati sulle evidenze. Per questo, più viene scritto sulle buone pratiche nella cura della demenza, più diventa imperativo essere equipaggiati per tradurle in pratica.


Ma la cura Person Centred non può esistere senza una leadership Person Centred. PCC si basa su tutte le persone – non solo con demenza, ma anche quelle che si prendono cura di loro – e l’équipe di direzione deve consentire alle persone di ‘fiorire’, di sviluppare a pieno il loro potenziale.

Il workshop si è proposto di coltivare il terreno organizzativo e i fattori chiave di una leadership e di una cultura organizzativa Person Centred; e di fornire strumenti utili per la Formazione e la leadership Person Centred.

Interventi a cura di Giorgia Monetti (Psicologa, Amministratore di HR CARE Srl), Caterina Pacenza (Psicologa, Docente Snoezelen ISNA).


I workshop del pomeriggio dell’8 aprile: “Le carte per il gioco della vita: esperienze per residenti, professionisti e organizzazioni felici. Un metodo per conoscere la persona e personalizzare la cura”

Letizia Espanoli e Alessandra Gorini

Riflessioni teoriche e pratiche per utilizzare “Le carte per accendere la resilienza”. Queste funzionano come un gioco grazie al quale ciascuno può sviluppare l’intelligenza linguistica, la creatività, la presenza e nel contempo “incontrare” l’altro in modo fresco e autentico.


Le carte diventano anche uno strumento per rendere le organizzazioni felici, capaci di costruire visione, pianificare azioni. Il concetto di Capitale Psicologico con i suoi quattro pilastri di Speranza, Efficacia, Resilienza e Ottimismo (HERO) è stato collegato al lavoro e alla soddisfazione della vita e all’aumento del benessere.

Un workshop importante per tutti coloro che lavorano nelle RSA, per coloro che hanno compiti di leadership, per gli educatori e per i volontari.

Sono intervenute: Letizia Espanoli (Consulente e formatrice in area socio sanitaria educativa e ideatrice Sente-mente ® modello), Elena Mantesso (Educatore, felicitatore supervisore del Sente-mente ® modello, formatrice), Alessandra Gorini (Professore Associato di Psicologia Generale, Università degli Studi di Milano – Psicoterapeuta e Ricercatrice, ICS Maugeri, Milano).


I workshop del pomeriggio dell’8 aprile: “Oltre l’ageismo e altri stereotipi: romanzi, cinema e formazione per ricomprendere la vecchiaia”

Francesco Mosetti d’Henry, Luca Lodi, Adalberto Bordin, Elisa Mencacci e Adriana Tidona

Questo workshop ha messo insieme conoscenze, strumenti e strategie per stimolare i partecipanti a sviluppare uno sguardo più positivo e gentile sull’età anziana. Per cambiare lenti e visioni stigmatizzanti è necessario fare un’operazione di “pulizia” rispetto a tutti gli stereotipi culturali che connotano negativamente la vecchiaia.


Solo riscoprendola come un’età di semina è possibile andare oltre l’ageismo e mettere in atto comportamenti, verso sé stessi e verso gli altri, che siano la vera traduzione di “invecchiamento attivo”.

Il workshop ha unito ibridamente momenti dedicati alla cinematografia, letture, presentazioni di libri e momenti pratici di laboratorio.

Coordinato da: Adriana Tidona (Resp. Comunicazione Editrice Dapero). Sono intervenuti: Francesco Mosetti d’Henry (Ass. Sociale, Master Metodo Validation®)Valentina Busato (Educatrice Professionale, Psicologa e formatrice), Elisa Mencacci (Psicologa e tanatologa), Adalberto Bordin (Medico geriatra), Luca Lodi (Educatore Professionale, esperto di Terapie Non Farmacologiche)


I libri protagonisti dell’edizione 2022

Protagonisti di alcuni dei momenti salienti dell’edizione 2022 del Meeting delle Professioni di Cura sono stati alcuni libri di Editrice Dapero che vi presentiamo qui di seguito. Ciascun testo è disponibile sul sito dell’editore.

Reduci. Quando il Covid entrò in RSA” presentato durante la plenaria di giorno 7 aprile da Giulia Dapero e Andrea Benelli (autore). Il libro racconta i vissuti della pandemia dal punto di vista di un direttore e valorizza la voce dei professionisti che si sono occupati degli anziani in modo inedito ed emozionante. Una storia che è anche un manifesto d’alleanza fra operatori, famiglie e anziani.

Sarà un paese per vecchi. Idee per valorizzare l’età anziana, innovare le politiche di cura, costruire il futuro dei servizi” (a cura di Franco Iurlaro), il cui titolo ha ispirato gli interventi della tavola rotonda di giorno 7 aprile: “Sarà un paese per vecchi. La lezione imparata durante la pandemia“.


Le carte per accendere la resilienza. Esperienze per residenti, professionisti, volontari, famiglie e organizzazioni felici”, il libro + le carte sono stati al centro del workshop omonimo a cura delle autrici, Letizia Espanoli e Elena Mantesso, e di Alessandra Gorino. Le carte sono state presentate come uno strumento utile per le organizzazioni e i singoli professionisti ad allenare resilienza, leadership e capacità relazionale.


I libri protagonisti del workshop “Oltre l’ageismo e altri stereotipi: romanzi, cinema e formazione per ricomprendere la vecchiaia


#CALLFORPOSTER “RSA FENICI CHE RINASCONO”

Al Meeting delle Professioni di Cura abbiamo anche presentato i poster inviati dalle èquipe e dalle strutture che hanno risposto alla nostra call e che hanno deciso di valorizzare e rendere visibile il loro simbolo di resilienza. Qui di seguito i poster scaricabili.


Qualche scatto…


E se vorrete ripubblicare un momento per voi significativo, vi ricordiamo l’hashtag dell’evento: #NOISIAMOCURA

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