In quest'articolo curato da Francesca Poletti, coordinatrice di servizi domiciliari della Cooperativa DiVittorio, e Roberta Betti, assistente sociale, compaiono tre figure solo all'apparenza immaginarie: l'operatrice socio-solitaria, il grunco e il coordina-solo. Si tratta di tre esempi umani significativi che ci invitano a riflettere sul delicato equilibrio tra solitudine e lavoro in équipe con cui il coordinatore, in particolare, deve fare i conti quotidianamente.
Operatore Socio Sanitario: un lavoro che richiede una forte motivazione: come nasce, e come tenerla viva?
Essere OSS è un lavoro a volte difficile ed emotivamente faticoso. Ma è un lavoro che regala molto, se sappiamo coglierne i segni. La testimonianza di Delia Arnoldi, OSS da diciotto anni, ci aiuta a cambiare prospettiva sulla professione.
L’operatore sociosanitario è più di un semplice professionista: è una persona che prende coscienza della propria attitudine alla cura dell’altro e che la nutre con competenza e professionalità. Nell’articolo che segue abbiamo intervistato una OSS che ci ha raccontato cosa l’ha portata a questa scelta.