Sempre più spesso le persone entrano in RSA in una fase avanzata, quasi alla fine della vita. Ciò comporta la necessità per le organizzazioni di dotarsi di competenze specifiche in tema di accompagnamento. In quest'articolo, la narratrice di CURA Elisa Mencacci, psicologa e tanatologa, raccoglie la testimonianza di una parte dell’équipe della Fondazione Santa Augusta, a Conegliano (TV), da lei “accompagnata” nel riflettere sulle dimensioni della qualità del fine vita e sulla costruzione di un protocollo per “vivere l’ultimo pezzo di strada”.
Ogni anno dal 2016 la Fondazione Casa Industria di Brescia organizza una vacanza al mare per un gruppo di anziani residenti in RSA o che frequentano il Centro Diurno. Si tratta di una settimana lontano dalla routine e dai minutaggi, in cui sono i desideri degli anziani a guidare il lavoro di professionisti e volontari, in un contesto di relazioni autentiche. Si promuove così concretamente un approccio centrato sulla persona, con ricadute positive non solo sulle persone anziane, ma anche sull'équipe, che rientra in struttura motivata e arricchita.
Due progetti messi in atto dalla Residenza Richelmy di Torino per favorire ascolto attivo e dialogo aperto con i cittadini, al fine di migliorare la comprensione e la narrazione del mondo delle RSA.
Al Centro Servizi Albertoni Savioli (ASP di Bologna) l'integrazione sociosanitaria si coltiva turno dopo turno, nella teoria e nella pratica, grazie al contributo originale di ogni professionista e a una comunicazione aperta e costante con famigliari e stakeholder.
L'healing garden è un giardino con caratteristiche molto particolari, che può portare grande beneficio alla vita di una RSA. Di cosa si tratta esattamente?
La realtà virtuale è stata utilizzata in modo originale presso La Residenza di Malnate: per consentire agli anziani un viaggio emozionale.
Autenticità: cosa significa e come possiamo svilupparla nella relazione con la persona con demenza? Prima di tutto cambiamo piano e spostiamoci su quello emozionale...
Alcuni suggerimenti pratici per affrontare un problema che il caregiver può incontrare nella quotidianità a casa. La riflessione in senso più ampio sulla persona, può però essere utile anche per chi lavoraquotidianamente accanto a persone affette da demenza.
Vedere il positivo è il principio che ha guidato un'educatrice nella creazione di una mostra fotografica in reparto che onora la vita delle persone con demenza. Un progetto che dimostra che è possibile fare spazio alla dignità della persona, imparando a guardare oltre la malattia.
Cosa accade quando dei quadri di natura viventi incontrano le tecniche di comunicazione del mondo Validation? Ecco un'attività di piccolo gruppo per persone con demenza dove si pongono al centro della narrazione le emozioni di ogni persona.