In quest’articolo Cinzia Siviero (Insegnante del Metodo Validation) ci mostra quanto può essere difficile e che cosa significa essere davvero presenti quando si entra in relazione con la persona che convive con demenza. La presenza tocca in profondità e ha il potere di trasformare l’incontro con l’altro in un momento autentico di connessione.
Dopo averci mostrato che dietro al wandering della persona con demenza c'è sempre un motivo, l'educatrice professionale Erica Forcellini torna in questo articolo a parlare di cammino incessante, ma per aiutarci con alcune strategie pratiche da mettere in campo. Si tratta di suggerimenti molto concreti e particolarmente pensati per familiari e caregiver.
Camminare continuamente o wandering: apparentemente sembra che non ci sia meta né scopo, ma in realtà c'è sempre un motivo per la persona con demenza. L'autrice ci aiuta a calarci nei panni della persona con demenza per comprenderne i bisogni profondi.
Autenticità: cosa significa e come possiamo svilupparla nella relazione con la persona con demenza? Prima di tutto cambiamo piano e spostiamoci su quello emozionale...
XI edizione del Sente-mente Day a Bellaria Igea Marina (RN): una giornata di formazione speciale dedicata al tema della contenzione fisica e farmacologica.
Alcuni suggerimenti pratici per affrontare un problema che il caregiver può incontrare nella quotidianità a casa. La riflessione in senso più ampio sulla persona, può però essere utile anche per chi lavoraquotidianamente accanto a persone affette da demenza.
Come riconoscere il dolore nella persona con demenza? Portare lo sguardo verso il dolore “dell’altro” è una scelta che ci permette di acquisire competenza, e dare risposte assistenziali adeguate.
Esperienza del dolore: è urgente sviluppare competenza nella rilevazione del dolore, per dare risposte assistenziali adeguate.
Parlare di contenzione e demenza significa parlare delle paure e delle angosce vissute in una situazione di deterioramento cognitivo, e di come tali emozioni risultino trasversali ad anziani, familiari e professionisti della cura.