Il capitale più grande per le RSA che, al di là delle differenze,
sono tutte attraversate da un “mare di umanità”.
Quali sentimenti vi sono nella persona che deve lasciare la propria casa per entrare in RSA? Come possiamo accoglierli e averne cura? L'antropologia può venirci in auto per un'analisi profonda. Ce ne parla Barbara di Clemente, scrittrice e promotrice culturale della Residenza Richelmy di Torino, in quest'intervista al noto antropologo Alberto Salza.
Il ruolo dell'educatore in RSA è oggi sempre più centrale per rispondere ai bisogni delle persone, dal momento dell'inserimento in struttura fino all'accompagnamento alla morte. Ma come possiamo descrivere questa figura?
Il dialogo tra RSA e famiglie è un tema noto qui su CURA. Questa volta, però, sono i familiari a parlare. Barbara Di Clemente, scrittrice e promotrice culturale della Residenza Richelmy di Torino, ha raccolto in quest’articolo le riflessioni di cinque familiari, basate sui loro bisogni reali e quotidiani.
Il Paese Ritrovato nasce come villaggio Alzheimer nel 2018, con l’intento di mettere al centro il senso di comunità e di socialità attiva per le persone con demenza. Il modello di cura che lo guida conduce sullo stesso piano la persona con demenza e l’operatore, al quale si richiede quindi un grande impegno in termini emotivi e non solo tecnici. Nell’articolo scopriamo che cosa significa in concreto per i professionisti co-disegnare la Cura insieme ai residenti.
Un dialogo con Stefano Preda, direttore generale di Fondazione Casa Serena di Brembate Sopra (BG), per esplorare il tema del pregiudizio sulle RSA. Come fare a raccontare tutta la complessità dell’RSA, se i canali mainstream decidono di far passare solo un messaggio più semplificato?
Veronica Bonicalzi dirige l'RSA Sant'Antonio di Barzio (LC), una piccola struttura di 40 posti letto, fortemente orientata al senso di comunità e di apertura al territorio circostante. Questa filosofia si riflette nel modo stesso in cui la direttrice interpreta il proprio ruolo e in particolare nell'impegno che profonde nel coltivare la relazione con le famiglie. La sua testimonianza può essere d'ispirazione per tutti i professionisti che si interfacciano con i familiari, in favore di una comunicazione con loro che possa essere più diretta, costante e, quando possibile, più informale.
In quest'articolo l'educatrice e pedagogista Francesca Doni prende in esame alcune criticità che in molti casi gli educatori incontrano all'inizio o durante il loro percorso professionale in RSA. Una riflessione che aiuta a diffondere consapevolezza sulla realtà pratica della professione e su alcune lacune ancora presenti a livello di sistema.
In onore della Giornata nazionale delle vittime dell’epidemia da Coronavirus (18 marzo), pubblichiamo la testimonianza dello staff di direzione di ASP Montedomini di Firenze. Un racconto autentico dei primi mesi del 2020, che ci aiuta a mantenere viva la memoria e anche a raccogliere una preziosa eredità culturale.
Anche se l'intenzione può essere dolce, chiamare nonne e nonni gli anziani che vivono in RSA porta con sé alcune implicazioni etiche e sociali che la sociologa Linda Sabbadin ci aiuta a comprendere.