Quando parliamo di terapia pensiamo subito alla somministrazione di farmaci come attuazione concreta di mezzi efficaci per contrastare le malattie. Questa accezione moderna del termine terapia è il risultato di un lungo percorso storico-culturale che ha rovesciato il significato originario del termine greco “therapeia”. Eppure, per trattare i casi di demenza, l’efficacia delle terapie non-farmacologiche non ha nulla da invidiare ai trattamenti farmaceutici. Ad oggi, la maggior parte delle terapie non farmacologiche per la demenza è infatti tesa alla comprensione dei BPSD e a ridurre o eliminare questi sintomi. Tali terapie sono particolarmente auspicabili soprattutto considerando che gli antipsicotici e altri farmaci psicotropi sono generalmente controindicati per il trattamento cronico dei BPSD.