Un nuovo romanzo frutto del laboratorio di scrittura della Casa Albergo La Residenza (Malnate) di Valentina Chierici

Era una delle solite giornate con mille cose da fare, stavo uscendo frettolosamente da La Residenza e incrociai con lo sguardo il signor Antonio, un ospite della casa famoso per la sua parlantina. Inizialmente tirai dritto, un saluto veloce e via verso la porta ma tra lui e l’uscita il mio cervello catturò il suo sguardo. Capii che pochi minuti non avrebbero influito sulla mia tabella di marcia mentre per quell’uomo un po’del mio tempo sarebbe stato tutto ciò che desiderava dalla vita in quel momento. Questo e non solo è il motivo del nostro laboratorio di scrittura che giunge al suo terzo anno, purtroppo non risparmiato dalla violenza del Covid 19 e negli ultimi mesi ridotto a testimonianza scritta di un vissuto durante il lockdown.

 Un ringraziamento a coloro che hanno reso possibile questo emozionante viaggio, la direttrice de La Residenza Antonella De Micheli e il presidente Alberto Fossati che hanno scelto di adottare una politica concreta e non di convenienza, mettendo in primo piano le esigenze degli ospiti.

Per quanto mi riguarda questa esperienza ha fatto riaffiorare ricordi carichi d’affetto legati alla mia infanzia, in più l’energia che ricevo lavorando con gli anziani é la boa che mi tiene a galla nei momenti difficili.

 A questo punto immagino siate curiosi di sapere di cosa parla il nostro nuovo racconto, vi avverto però, posso darvi solo qualche indizio perché si tratta di un thriller con finale a sorpresa.

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 La storia si snocciola su una scenografia di fondo rappresentata dall’acqua; mi sono basata su alcuni studi del saggista Masaru Emoto che mettono in luce la presunta memoria dell’acqua e la sua capacità di mutare se esposta a parole, pensieri ed emozioni. Quindi ho invitato i miei collaboratori a fantasticare sui personaggi le cui storie avrebbero animato il nostro racconto sotto il tetto di una vecchia villa circondata d’acqua.

L’intenzione era quella di far emergere, tra le gocce d’acqua, una trama commovente e intrigante tenuta insieme da valori come la condivisione, l’amicizia e l’amore che a una certa età sono ancora più preziosi. Lascio a voi il compito di scoprire come andrà a finire la storia ma non mi meraviglierei se, leggendo le pagine del libro, vi venisse voglia di credere che il Paradiso esista e risieda in un piccolo angolo di cuore delle persone che ci amano. 

In questi dieci anni di direzione della Casa Albergo La Residenza ho maturato l’idea che le attività di animazione non possono essere solo un requisito di accreditamento regionale e vissuto come un adempimento. infatti nella nostra struttura in questi anni abbiamo investito tantissime energie con ottimi risultati.” 

Ospitando grandi anziani autosufficienti con una media di 89 anni l’attività della scrittura ha assunto un ruolo fondamentale sia nel nostro Notiziario bimestrale sia nelle pubblicazioni frutto di un laboratorio che ha saputo intercettare diversi argomenti anche a carattere introspettivo, l’ultima realizzazione del romanzo “Un luogo chiamato Nymphaea” risale a Novembre 2019”.

Questa esperienza è diventata uno spazio di libertà di pensiero dando la possibilità di raccontarsi con estrema libertà ai nostri ospiti consapevoli di un pregio della vecchiaia: esseri liberi di dire ciò che si vuole.

Quindi ben vengano le attività che generano valore aggiunto e noi direttori nonostante i numerosi adempimenti dobbiamo dedicare risorse anche per questo aspetto importante che riguarda la vita nelle nostre strutture scegliendo anche consulenti esterni validi per supportare le nostre attività.

La direttrice   Antonella De Micheli

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Casa Editrice Indipendente per una cultura condivisa nel settore dell’assistenza agli anziani.

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