Cosa si intende con scrittura terapeutica? La pratica della scrittura aiuta a non perdersi nell’ignavia e nella trascuratezza del quotidiano. La scrittura terapeutica (e ogni altra forma di scrittura creativa) praticata in gruppo, aiuta ad approfondire la nostra conoscenza e a prenderci cura del e della relazione, in un modo consono ed etico.

Di Sonia Scarpante, scrittrice, docente di scrittura terapeutica attraverso corsi formativi e Master (Faber Formazione), Presidente Associazione “La cura di sé” (soci onorari Eugenio Borgna e Massimo Recalcati).

La conoscenza interiore è indissolubilmente connessa alla cura. Se per consuetudine impariamo a praticare la scrittura, ci renderemo conto di esplorare ogni giorno qualcosa di nuovo. Ogni giorno rappresenterà un’alba nuova, una catarsi evolutiva.

Scrittura terapeutica: le parole ci trasformano

La scrittura all’interno di un lavoro di gruppo consolida la sua arte maieutica. Le parole si trasformano e ci trasformano attraverso la forma della condivisione come specchi in cui riflettersi gli uni con gli altri. Nel dialogo introspettivo che si esplica fra i vari interlocutori si impara a riconoscere il valore dell’accoglienza, la grazia dell’accettazione del sé in una narrazione corale che tiene unite le parti.

La scrittura all’interno di un lavoro di gruppo consolida la sua arte maieutica. Le parole si trasformano e ci trasformano attraverso la forma della condivisione come specchi in cui riflettersi gli uni con gli altri. Nel dialogo introspettivo che si esplica fra i vari interlocutori si impara a riconoscere il valore dell’accoglienza, la grazia dell’accettazione del sé in una narrazione corale che tiene unite le parti.

Riscoprire e dare significato a sé stessi

Entrando in una relazione di fiducia con la storia dell’altro, in un confronto empatico e di ascolto profondo, si approda sempre a una possibilità fertile, a un’isola felice che amplia i reciproci orizzonti. Man mano che questo lavoro introspettivo procede tramite la scrittura, il coraggio dilata i suoi confini e l’intenzione di divenire ciò che si è nel profondo si consolida, come si solidifica quel desiderio sotteso alla propria storia di trasformare l’inciampo o lo scarto in valore aggiunto, in riscoperta e significazione del sé (in questo senso si parla di scrittura terapeutica).

Un viaggio attraverso le proprie narrazioni familiari

Attraverso il viaggio introspettivo con il mio metodo registrato e basato su temi simbolici e sulla forma epistolare, anche attraverso Master di formazione, è importante lavorare alla propria storia per dare senso alle narrazioni famigliari e ai nodi che necessariamente si sono sviluppati e hanno avuto peso durante il tragitto di crescita. Ci prendiamo veramente cura della nostra storia quando iniziamo a creare senso nuovo all’interno della narrazione familiare che ci ha preceduto.

Accedere alle nostre memorie grazie alla scrittura terapeutica

Nell’oralità non riusciamo a riascoltarci e quindi ad analizzarci, mentre scrivere ci induce a un’attività di ricontrollo di quanto abbiamo narrato. Grazie alla penna possiamo riuscire ad affrontare (e a sconfiggere) anche alcuni periodi della nostra vita che non ci convincono più.

Lo scrivere è inoltre una modalità diversa dall’usuale per accedere alle memorie e permette di materializzare sul foglio emozioni e pensieri, un meccanismo per fare chiarezza e per sistemare proprio quelle esperienze spiacevoli immagazzinate in modo confuso e disfunzionale.

https://www.rivistacura.it/scrittura-terapeutica/

Molto più che un semplice scrivere insieme

Il gruppo potenzia sostiene e contiene, presenta delle peculiari caratteristiche che favoriscono lo sviluppo di relazioni, la nascita di legami identificativi, la creazione di una cultura comune e potenti meccanismi trasformativi. Più volte è stato sottolineato come il gruppo non sia la semplice somma degli individui che lo compongono. Ne consegue che i gruppi (in questo caso attraverso l’attività condivisa di scrittura terapeutica) possiedono capacità curative che vanno ben oltre il superamento del senso di alienazione, dell’isolamento sociale e della possibilità di condividere il proprio disagio con altre persone.

Il gruppo di scrittura terapeutica

La scrittura di gruppo fornisce la possibilità di scrivere su di sé e rivedersi da prospettive differenti anche grazie allo scambio degli altri partecipanti e ai rimandi del conduttore. Il gruppo e la scrittura terapeutica divengono così strumenti in grado d’indagare e approfondire stati di sofferenza, paure, desideri, gioie e prenderne consapevolezza.

L’altro diventa uno specchio in cui rivedere delle parti di sé stessi, imparando a conoscerle, dargli nuovi significati e imparando a modularle all’interno delle dinamiche relazionali. Pertanto, questo percorso può acquisire caratteristiche di crescita ed evoluzione personale.

Trasformare le debolezze in forza relazionale

La scrittura è un viaggio interiore che offre la possibilità di ascoltarsi e conoscersi meglio. Entrare nelle emozioni per farne un punto di forza e di sostegno. Lavorare su sé stessi per aprirci al mondo con meno conflittualità. Relazionarci verso l’amico, il collega, il superiore con meno fragilità, più sicurezza, maggior determinazione e fiducia. La scrittura è qui intesa come strumento per trasformare le nostre debolezze in forza relazionale ed etica.

Libri dell’autrice

S.Scarpante, Pensa, Scrivi, Vivi: il potere della scrittura terapeutica, Milano, TS Edizioni, 2022

S.Scarpante, Non avere paura: conoscersi per curarsi, Milano, Ed. San Paolo, 2010 (https://www.sampognaroepupi.com/libri/non-aver-paura-conoscersi-per-curarsi)

S.Scarpante, Parole evolute: esperienze e tecniche di scrittura terapeutica, Siracusa, Sampognaro & Pupi, 2015

About the Author: Editrice Dapero

Casa Editrice Indipendente per una cultura condivisa nel settore dell’assistenza agli anziani.

La scrittura terapeutica (e ogni altra forma di scrittura creativa) aiuta ad approfondire la nostra conoscenza e a prenderci cura del sé e della relazione, in un modo consono ed etico. Se per consuetudine impariamo a praticarla, ci renderemo conto di esplorare ogni giorno qualcosa di nuovo. Ogni giorno rappresenterà un’alba nuova, una catarsi evolutiva.

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