Rapporto CERGAS SDA Bocconi sul Sociosanitario
Elisabetta Notarnicola
Associate Professor of Practice, Government, Health and Non profit Division
Coordinatore Research Area Social Policy and Service Management
CERGAS, SDA Bocconi School of Management
Andrea Rotolo
SDA Lecturer di Government, Health and Non Profit Division
CERGAS SDA Bocconi School of Management
Da settore in attesa a settore che traina l’innovazione
I dati del Rapporto dell’Osservatorio Long Term Care del (rapporto CERGAS SDA Bocconi) mostrano ogni anno come il sistema di welfare oggi esistente per la non autosufficienza, basato su tre tipologie di servizi (RSA e affini, CDI e ADI), sia arrivato a un momento di stallo. In quattro anni (2013 – 2016) la capacità di risposta ai bisogni degli anziani (Percentuale di anziani non autosufficienti raggiunti da servizi pubblici rispetto al numero stimato totale) è diminuita se si osservano i soli servizi residenziali e diurni (10,4% nel 2013, 10,2% nel 2016).
Un segnale positivo sembra invece arrivare dall’assistenza domiciliare, la cui capacità di rispondere al bisogno è invece aumentata, passando da 19,5% nel 2013 a 26,8% nel 2016. Questo servizio merita però un trattamento separato alla luce dei dati sull’intensità assistenziale erogata. Se la media nazionale di ore accesso per caso di cittadini 65+ è di sole sedici ore all’anno possiamo effettivamente considerarlo come una risposta alla non autosufficienza? O forse il suo orientamento è più verso la post-acuzie e la gestione della cronicità?
- Quanto è diffusa questa consapevolezza nel settore?
- Chi possono essere i soggetti meglio attrezzati per gestire questo cambiamento?
I gestori dei servizi possono e devono porsi queste domande per orientare le loro strategie future.
A queste e altre domande risponde l’articolo pubblicato in forma integrale sulla rivista cartacea (CURA n°1 Marzo 2020). Per info e acquisto clicca su CURA
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Elisabetta Notarnicola
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Andrea Rotolo
SDA Lecturer di Government, Health and Non Profit Division
CERGAS SDA Bocconi School of Management
Da settore in attesa a settore che traina l’innovazione
I dati del Rapporto dell’Osservatorio Long Term Care del (rapporto CERGAS SDA Bocconi) mostrano ogni anno come il sistema di welfare oggi esistente per la non autosufficienza, basato su tre tipologie di servizi (RSA e affini, CDI e ADI), sia arrivato a un momento di stallo. In quattro anni (2013 – 2016) la capacità di risposta ai bisogni degli anziani (Percentuale di anziani non autosufficienti raggiunti da servizi pubblici rispetto al numero stimato totale) è diminuita se si osservano i soli servizi residenziali e diurni (10,4% nel 2013, 10,2% nel 2016).
Un segnale positivo sembra invece arrivare dall’assistenza domiciliare, la cui capacità di rispondere al bisogno è invece aumentata, passando da 19,5% nel 2013 a 26,8% nel 2016. Questo servizio merita però un trattamento separato alla luce dei dati sull’intensità assistenziale erogata. Se la media nazionale di ore accesso per caso di cittadini 65+ è di sole sedici ore all’anno possiamo effettivamente considerarlo come una risposta alla non autosufficienza? O forse il suo orientamento è più verso la post-acuzie e la gestione della cronicità?
- Quanto è diffusa questa consapevolezza nel settore?
- Chi possono essere i soggetti meglio attrezzati per gestire questo cambiamento?
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A queste e altre domande risponde l’articolo pubblicato in forma integrale sulla rivista cartacea (CURA n°1 Marzo 2020). Per info e acquisto clicca su CURA